Finalmente la scuola è finita! Eh sì, non solo gli studenti ne sono felici, anche gli insegnanti festeggiano! Con i miei colleghi festeggerò dopo gli esami, intanto festeggio con mio marito. Torniamo alla Trattoria Bertani che il sabato sera propone un ricchissimo buffet di antipasti caldi e freddi e a seguire gnocco e tigelle (naturalmente per chi lo desidera ci sono anche primi e secondi).
L’ambiente è grazioso, semplice e piccolo ma curato e con bei colori delicati sui toni del celeste e del bianco. Il personale è giovane, gentile e il servizio è veloce. Una volta accomodati, ordiniamo appunto il menù di gnocco e tigelle, una bottiglia d’ acqua, una caraffa da 1 litro di vino bianco, fresco e gradevole, e poi ci avviciniamo al buffet. Mamma mia, quante cose buone, pancia mia fatti capanna! Anche prendendo un assaggino solo di ogni piatto, l’antipasto risulta abbondante. Ce lo gustiamo con calma, come dicevo propone sia piatti caldi (verdure gratinate e anche pastellate, frittelle di baccalà, gamberoni, cordon bleu…) che freddi ( insalata di riso, di farro, russa e capricciosa, fettine di roast beef, salmone e del buonissimo melone caldo avvolto da pancetta e tanto altro).
Dopo gli antipasti siamo già quasi sazi, ma arriva il piatto forte, a volontà: crescentine (piuttosto grandi, sottili ma morbide e cotte bene, leggermente insipide tuttavia buone) e gnocco fritto (bello gonfio e poco unto) accompagnati da ogni ben di Dio: un vassoio di salumi ( salame, pancetta e mortadella, ottimi, peccato mancasse il prosciutto crudo che secondo me col gnocco sta proprio bene), un piatto di formaggi morbidi, l’immancabile pesto, non eccessivamente agliato, col parmigiano, e perfino funghi e intingoli vari, cioè carne di maiale, manzo e pollo in un buon sughetto di pomodoro; non mancano, per le crescentine dolci, la nutella e una buonissima marmellata di amarene fatta in casa.
Aiuto, è veramente tanto, è tutto buonissimo ma ci arrendiamo presto e chiediamo se possiamo portarci qualcosa a casa visto che è avanzato più della metà. La cameriera non batte ciglio e ci prepara il sacchettino, che gusteremo il giorno dopo. Rinunciamo ai dolci, che solitamente sono ottimi e di loro produzione, e prendiamo due sorbetti al limone nella speranza di digerire meglio; il sorbetto non è alcolico, è buono e cremoso e conclude degnamente un’ottima cena.
Paghiamo complessivamente 39 euro, ben spesi a mio avviso, questo è uno dei miei posti preferiti quando ho voglia di gnocco e tigelle . Torneremo, magari dopo un digiuno di una settimana, per poter gustare meglio tutte queste prelibatezze!
Imperdibile!!!