Da ormai una settimana tutte le mattine ci passiamo davanti per andare alle Terme della Salvarola, e quando al ritorno dalle cure il ricordo della colazione è ormai lontano la tentazione di fermarsi è sempre forte. Così io e mio figlio abbiamo deciso che fin chè dovremo andare alle cure ci fermeremo ogni mattina in un forno diverso per fare la nostra personale classifica dei seguaci dell’arte bianca.
Stamattina eravamo abbastanza in orario per permetterci la fermata e così è stato. Il forno è ampio, con un lungo e ben illuminato bancone pieno di “salato” e a fianco il reparto dolce. Abbiamo preso due crocettine di pane comune (3,30 €/kg) , un pezzo di stria (6,90 €/kg) e un bombolone (0,90 €), totale 3,05 euro.
Il bombolone era buono, anche se con la pasta spessa (io preferisco la pasta sottile), e pieno di crema, della serie lo mordo ed esce tutta dall’altra parte, la stria buona ma nella media, sopra le righe invece il pane. Nella nostra maratona a tappe dei forni abbiamo deciso di comprare sempre pane comune, per poter mettere a confronto i prodotti. Stamattina ci è andata molto bene: le crocette erano spettacolari, ben cotte ma non troppo, la crosta era spessa e croccante, al primo morso avrebbe potuto sembrare dura ma in realtà ha solo una consistenza che non si sbriciola e in bocca continui a sentirla presente e non diventa subito un bolo di mollica bagnata. Mentre mastichi questo pane senti sprigionarsi in bocca l’odore di pane fresco che c’è nei forni alla mattina presto, è un pane fragrante e saporito, irresistibile e un boccone tira l’altro, mezza crocetta era già “andata” prima del mio arrivo al lavoro. Il pane meriterebbe di sicuro 5 cappelli, la media che però assegno a tutto quanto abbiamo comprato oggi è 4 cappellini.
Consigliatissimo!!