In Val Venegia, dal parcheggio alla baita Segantini, ci sono 7 km abbondanti di cammino su una strada sterrata abbastanza comoda e con poco dislivello tranne che nell'ultimo tratto, quando cominciano i tornanti e si sale. Io e mio marito proviamo a fare la “passeggiata” e piano piano arriviamo in cima. Il premio dopo tanta fatica è il meraviglioso panorama che si apre durante il cammino, le montagne sono bellissime, a un certo punto si vedono le pale di San Martino, uniche, tanto belle da togliere il fiato, e arrivi a camminarci proprio sotto, fino alla suddetta baita. E qui c’è l’altro premio, cioè il pranzo!

Noi arriviamo che è quasi ora di chiusura, ma la cameriera ci fa accomodare, per fortuna, le persone arrivate alcuni minuti dopo di noi verranno invece rifiutate perché fuori orario, in Trentino sono molto fiscali al riguardo.

Esternamente la baita è molto graziosa. Piccolina, in pietra e legno, è circondata da pascoli, prati, monti e da lì partono i sentieri per ulteriori passeggiate, ma c’è anche un parcheggio per i “pigroni” che vogliono arrivare fino alla baita in auto. Il panorama, come dicevo, è spettacolare e unico nel suo genere!

La baita è divisa in due parti: al pianterreno c’è il bar, in legno scuro, molto rustico, ha tavoli anche all’esterno e comodi bagni; al secondo piano c’è la piccola sala ristorante, arredata in modo semplice ma grazioso, in legno chiaro e con suppellettili varie. Noi ci accomodiamo a un tavolo davanti alla piccola finestra in modo da ammirare le Pale anche durante il pranzo. Il tavolo è ampio, con comode panche intorno, è apparecchiato in modo semplice con tovaglie di stoffa e tovaglioli di carta, un solo bicchiere e il menù. Quest’ultimo propone pochi piatti, quasi tutti tipici, prevalentemente a base di polenta come ti aspetti in un rifugio di montagna.

Noi ordiniamo entrambi la polenta “baita” e a seguire panna montata con frutti di bosco, inoltre mio marito prende la zuppa del giorno; da bere, due birre weissen medie, che arrivano insieme al cestino del pane, fresche e buone.

I piatti non tardano ad arrivare.

La zuppa è minestrone di verdura in pezzi, è buona e saporita, ben fatta nella sua semplicità.

Il secondo piatto è abbondante e consiste in polenta, salsiccia, funghi e formaggio fresco, tutto squisito. La polenta è morbida e ben cucinata, l’ho gradita moltissimo, la carne è tenerissima, cotta perfettamente alla griglia e molto saporita, a me la salsiccia trentina piace molto, mangiata con la polenta o anche nel pane è una delizia; i funghi sono galletti, chiodini, porcini e sono molto buoni; gustoso e tenero anche il formaggio.

Mauro era già stato più volte tanti anni fa in questa baita e aveva sempre mangiato bene, più o meno le stesse pietanze, anche oggi si è mangiato bene. Avrà però una piccola delusione col dolce. Ricordava una panna fresca, fatta da loro e buonissima, con mirtilli altrettanto freschi. Il dolce che ci portano invece, pur essendo buono, non è all’altezza dei ricordi, del resto le cose negli anni possono cambiare e talvolta cambiano in peggio.:(  La panna forse è pastorizzata, probabilmente a causa delle nuove restrizioni in ambito alimentare, che pur essendo giuste tolgono parte del sapore ai cibi, quindi pur essendo dolce e buona la panna non è divina come ricordava, i mirtilli non sono freschi ma sciroppati.

Va comunque bene, abbiamo mangiato tanto e bene in un bel posticino immersi in un paesaggio da fiaba, il conto complessivo è di 52,5 euro.

Dopo il pranzo e qualche foto nei dintorni, per documentare fin dove siamo arrivati e ristorare ancora un po' le stanche membra (per i camminatori sarà poca cosa, per noi 7 km e mezzo di montagna è una piccola impresa!  ) siamo pronti per riprendere il cammino, tra prati verdissimi, limpidi torrenti, boschi di abeti e larici e su tutto le incantevoli montagne, divinità imponenti, incontrastate e bellissime di questi luoghi senza tempo.

Consigliatissimo!!