Come tante domeniche capita di pranzare fuori, oggi però ci andava di provare questo agriturismo, era nel mio elenco, e stimolato dallo scrivere la prima recensione del locale ho cercato anche di fare le cose per bene.
Premesso che con la mia compagna ci siamo fatti un giretto al mercato cittadino di Carpi in apertura straordinaria, e come solito non abbiamo mancato di acquistare alcune bontà offerte tra i banchi: parmigiano stagionato, ciccioli freschi, focaccia, gorgonzola al mascarpone.. volete che passeggiando non si sia messa la mano nei sacchetti?!?
Ad ogni modo a tavola siamo andati con un certo appetito, a me poi viene sempre di più quando parto col presupposto di gustare piatti che magari dovrò recensire se ne trovo il tempo.
Conocevo il luogo del locale, nonostante sia in campagna, in quanto occasionalmente mi capita di passare nella strada che porta da Rio Saliceto verso la bassa reggiana, poi all'esterno un bel cartello posto in strada vi fà capire che siete arrivati.
Sul retro della casa c'è un ampio parcheggio di terra battuta ma non essendo piovuto problemi zero.
Devo dirlo, l'ambientazione attorno alla casa ove si trova il locale scoraggia chiunque, molto disordine nel cortile, diversi cani liberi seppur chiusi da un recinto, giardino incolto, un gran casino insomma ad eccezzione del marciapiedi che dal parcheggio vi accompagna alla veranda ed all'ingresso, fate come me.. entrate e basta!
all'interno tutto cambia, tutto si trasforma: il disordine diventa ordine, lo sporco diventa pulizia e tutto appare come deve essere, piacevole.
Una leggera musica di sottofondo accoglie chi entra e nel corso del pranzo scoprirò che non disturba affatto e rimane al suo posto, a volte capita invece che la musica si aggiunga al chiacchericcio dei presenti e ti fà una testa così.
il pochi secondi ho fatto un giro dei 4 muri del locale, tutto messo a nuovo in stile bucolico-rustico, muri in finto sasso squadrato, colori pastello alle pareti e c'è persino un caminetto spento che tanto fà sognare pensando ad una cenetta dicembrina mentre fuori nevica.
Arriva l'oste, una ragazza robusta, gentile dalle buone maniere ci fà accomodare proprio a ridosso del caminetto in tavolo da 2; sono già presenti alcuni clienti che dimostrano di conoscere il locale vista la confidenza con la ragazza delle ordinazioni, e mentre viene letto a loro cosa offre il menù allungo l'orecchio..
I tavoli sono ben distanziati, tutti quadrati e di dimensioni generose, in tutto saranno 10/12 sufficienti per una cinquantina di persone e sono suddivisi nelle due sale da pranzo. la tovaglia a quadretti biaco/gialli completa il richiamo allo stile rustico del locale.
Tocca a noi, ordiniamo dell'acqua naturale e niente vino, porta a gonfiare la pancina e dopo non si mangia più, optiamo per un antipasto a testa da divere successivamente, poi deciso come un treno, anche se mi lascio spiegare tutto il menù fino ai dolci, ordino dei cappelletti in brodo mentre la mia signora testona come sempre sceglie per dei tortelli di zucca, come sempre ormai, rassegnata al fatto che siano "solo" reggiani e non mantovani con ameretto e mostarda.
La convinco almeno a farsi portare un bis di tortelli zucca e tropea, così sentiamo qualcosa in più e di diverso.
Con l'acqua arriva il cestino del pane, anzi dei panini visto che ce ne sono circa 8/10 tutti mini abbinati ad alcuni pezzi di focaccia molto molto saporita.. la ragazza dovrà portarci un secondo cestino perchè questi panini fatti in casa dallo chef finiscono quando arrivano gli antipasti, troppo gustosi troppo buoni.
Misto salume per lei e scomorza con pancetta al basilico per me:
salame, pancetta arrotolata, mortadella e crudo il tutto non abbondante ma tutti salumi buoni e di taglio fresco.
La scamorza leggermente rosolata assieme alla pancetta trasuda una goccia di grasso ma col balsamico il leggero gusto salato viene coperto, arrivando ad un pareggio di sapori sì molto intensi e decisi ma squisiti, dimenticavo che 2 pezzi di scamorza erano accomodati su dell'insalatina tagliata fine fine.. antipasti finiti e finito il secondo cestino di panini (ndr: i paninini hanno la forma di mini brioche)
Noi non abbiamo fretta ma nemmeno 5 minuti dopo arrivano i 3 primi, i tortelli sono serviti in un solo piatto da portata ben divisi per non confondere i condimenti mentre i miei cappe in un brodo fumante direttamente nel piatto fondo.
Aggiungo formaggio come sempre, stavolta però la scelta di arricchire col re dei formaggi il mio brodo non mi aiuta perchè il brodo risulterà alla fine abbastanza saporito, non cattivo, solo un pò oltre il giusto.
La faccia della mia Simona mentre assaggia i totelli di zucca conditi al burro non è delle migliori, prevedo tempesta.. l'impasto del ripieno mi dice che non ha legato, c'è solo della zucca e sanno quindi di poco, morale non gli sono piaciuti (ndr: per me spesso ha delle balle ma il giudizio altrui và sempre rispettato)
Io i cappeletti le gusto 3 alla volta, tanto sono abbondanti di numero e riesco ad apprezzarli molto, il ripieno è buono, la pasta di color giallo intenso gratifica anche l'occhio. Mentre il mio piatto và vuotandosi in fretta la mia "rompi" assaggia i tortelli tropea e come sopra mi dice che sono anonimi, san pi poco: hanno stessa forma e stessa pasta di quelli di zucca con la differenza di un ripieno fatto con cipolla tropea e ricotta conditi con un sugo di pomodori secchi e qualche capperino. Io li ho sentiti ovviamente e l'insieme risulta mi buono, non speciale ma buono, anche questi fatti rigorosamente in casa.
Deludiamo la cameriera gentile ma rifitiamo il secondo, offriva tante cose di carne e non, visto che il nostro pensiero era rivolto al dolce e devo dire che abbiamo fatto bene.
Io amo il mascarpone lei il cioccolato: prendiamo una mousse di mascarpone alle fragole per me ed una torta cioccolatino per lei; la torta è tipo una Barozzi, bassa con lo zucchero velo in spolvero.. finalmente vedo un sorriso, è buona, no anzi ottima, no ancora di più buonissima! siamo a posto col dolce la Simo si è rifatta.
Il mio mascarpone è servito dentro ad una ciotolina molto generosa, profonda tanto che le fragole non si vedono, il gusto è fresco, vellutato ad ogni cucchiaino è sempre più buono perchè il sugo delle fragole si mescola al meglio, per me l'è boun!!!
Poi quando ci vuole ci vuole ripasso col dito il bordo della ciotolina, così ho dato la lode al dolce.
Tutto finito, anche l'acqua, stavolta non prendo caffè nè liquori per tenermi il retro gusto del dolce finale.
Il conto arriva al tavolo con la ricevuta in un piattino, 40 eurini, 20 a testa. come in tanti agriturismo non sono accettate carte di credito nè bancomat ma noi previdenti lo sapevamo e paghiamo in contanti.
Dopo un ora esatta usciamo e facciamo i nostri commenti pro GM.
Che dire, chi si lascia fregare dall'aspetto esteriore del cortile e del casino che si vede passando dalla strada sbaglia, Non è un locale da 5 cappelli e forse non lo sarà mai ma i piatti offerti sono stati serviti bene, in fretta e devo dire nel suo insieme per me anche tutti buoni o molto buoni.
Aggiungo infine che di sera offrono anche gnocco e tigelle, non sò se tutte le sere però, magari se capita durante le nostre domeniche itineranti ci si ritorna e si provano anche questi piatti.
Non fidatevi solo delle apparenze, come l'abito non fà il monaco.. bisogna entrare e provare.
un saluto a tutti.
Consigliatissimo!!
[pattyb]
02/04/2011