Questo è uno dei primissimi locali ad avermi appassionato sulla Ristorazione..
Fin da quando avevo 10-12 anni già iniziavo a sognarmi i suoi tortelloni burro e salvia, e quella simpatica signora (che in famiglia avevamo soprannominato "La Maga Magò") che ci portava i piattoni pieni zeppi di patate al forno.

Erano più di due anni che non c'andavo.. Stentavo quasi a ricordarmi delle sue particolarità..
Poi ieri sera raggiungo mio fratello e morosa con l'intenzione di prendere una pizza da asporto.
Ma quando tra buone forchette ci si ritrova per una pizza da asporto, si sa come va a finire..

"Andiamo dalla Maga Magò?"



Il locale è sempre identico.. Quell'enorme ormai vecchia insegna sulla strada principale della Santona con scritto "RISTORANTE", e solo da più vicino possiamo leggere "Miramonti" nell'insegna più piccola. Quale nome più adeguato per un locale che, raggiungendolo, ti permette di scrutare le meraviglie del nostro Appennino con i fantastici colori del tramonto che condiscono le vette dietro agli alberi?

Varcare la soglia di questo Ristorante per me è stato un tuffo nel passato.. Gli stessi passi che facevo la sera del mio Diploma, quando fieramente mi accingevo a godermi la meritata cena offerta dal Papà con il resto della famiglia.. Gli stessi li facevo ora, molto più colto di argomenti di Economia Aziendale e più vissuto di esperienze di Ristorazione, ma assolutamente in egual modo curioso nello scrutare i piatti della gente che stava già mangiando agli altri tavoli, e neanche a dirlo non meno affamato delle magie della Maga Magò.

Nel locale, tra dentro e fuori, non ci sono che una dozzina di persone.. Tranquillità e quiete.. Ingrediente essenziale per gustare appieno un buon piatto.

Presto la Maga arriva a prendere le ordinazioni.. Sempre identica, spettacolare, con quella sua camminata caratteristica, il suo cuoio capelluto inconfondibile e il suo sorriso inimitabile. Ci saluta come se fossimo stati li la settimana scorsa, si ricorda di noi e della nostra passione per i tortelloni, e subito si dispiace per la mancanza dell'arrosto (che ordinavamo quasi sempre).

3 porzioni di tortelloni, di cui uno ai funghi, per me, ovviamente dopo aver appurato che si trattasse di funghi freschi e buoni.


Passa un quarto d'ora abbondante durante il quale, tra chiacchiere e malinconici ricordi scrutando i quadretti alle pareti del locale, abbiamo persino la possibilità di soffrire assieme ai Friulani nel Preliminare di Champions, grazie alla televisione in sala (con volume bassissimo). Ci alzeremo in piedi esultando (con moderazione) alla stupenda rete di Totò che illuderà la propria squadra e tutti i tifosi Italiani.

I tortelloni arrivano, quelli burro e salvia in un piattone che i miei commensali avranno cura di spartirsi, mentre l'altro tutto per me in un piatto singolo.
Che dire son buoni, ma certo si sente il fatto che dall'ultima volta che sono stato qui ho fatto un paio di visite a Cà Cerfogli.
Ora i tortelloni che una volta definivo "divini" li definirei semplicemente "molto buoni", come di fatto sono, senza riserve. I funghi di condimento anch'essi apprezzabili, soprattutto dato il periodo di notevole crisi a causa del tempo pazzerello.


Subito dopo averceli portati, la Maga prende già le ordinazioni per il dopo: Optiamo per una tagliata per 2 (che comunque divideremo in 3) e per due porzioni abbondanti di patate al forno.

Dopo un'altro quarto d'ora arriverà la prima porzione di patate, seguita a ruota dalla tagliata e poi da altre patate, saggiamente arrivate 10 minuti dopo (per evitare che si raffreddino).


Le patate sono buonissime come sempre, leggermente croccanti fuori, molto morbide all'interno e molto saporite, anche se forse un pelino troppo salate.

La tagliata invece oserei definirla "Ottima" davvero, per lo meno si tratta della più buona che io abbia mai mangiato.
Morbidissima, rossiccia all'interno, tenera in bocca e incredibilmente saporita, nonostante forse avesse un pelo troppo sale anch'essa.

Mi ha veramente lasciato di stucco, non mi aspettavo che avrei trovato il piatto forte nella Tagliata, in un locale che mi illudevo di conoscere bene.


La divoriamo nettamente, e vi assicuro che se non fossi stato pieno come un uovo avrei persino pensato a prenderne un'altra. Ma sto esplodendo.. Ero pur sempre partito con l'intenzione di mangiare una pizza.. Chiudiamo con un sorbetto e dopo un po di comode chiacchiere andiamo a pagare.

Il conto è di 62,50 €, che non è tanto, anche se non posso non storcere il naso per i 9 € di acqua naturale (3 € a bottiglia da 0,75 L, un prezzo da Forte dei Marmi)


Usciamo naturalmente soddisfatti dopo quattro parole scambiate con il bravissimo cuoco, che ancora si ricorda di noi come se fossimo i suoi unici clienti.. E' incredibile, una dote naturale.

La tagliata senza dubbio inchioda il punteggio su 4 cappelli pieni, e ancora dopo tutto questo tempo posso garantire che un locale del genere è parecchio difficile che deluda, quindi "Consigliatissimo" è più che adeguato.

Consigliatissimo!!