Venerdì sera dopo un piacevolissimo pomeriggio di shopping in cui abbiamo comprato cose utili (per lui) e un po’ inutili ma tanto carine (per me!), io e Mauro ci fermiamo fuori a cena.
Ci rechiamo al ristorante Bertani, già sperimentato il sabato sera (cucina tradizionale, gnocco e tigelle). Entriamo alle 19.20, la cameriera ci avverte che il venerdì sera fanno solo pesce, noi siamo lì per quello quindi va benissimo; ci dice che iniziano a servire alle 20.00 circa, ma che se intanto vogliamo accomodarci... cosa quanto mai gradita, visto il freddo e il “nulla” che c’è fuori, gradita ma non scontata per cui ringrazio.
Ci accomodiamo, la sala è identica a come la ricordavo, non grande, pulitissima, con delicati colori pastello, tavoli vicini e ben apparecchiati. Al centro viene allestito un ricchissimo buffet, infatti la formula è questa: di venerdì si cena col buffet di pesce, poi chi vuole (e ce la fa!) prosegue con le altre portate, si può scegliere tra due primi (risotto e spaghetti, entrambi ai frutti di mare) e due secondi (grigliata e frittura di pesce). La cameriera consiglia di ordinare dopo, in quanto uno può tornare al buffet quanto vuole e per permettere di mangiare comodamente sono lasciati a disposizione molti piatti vuoti da riempire.

Bene, si comincia, nel frattempo la sala si è riempita quasi del tutto, è consigliata la prenotazione, noi siamo stati fortunati a trovare posto! La cameriera ci porta al tavolo acqua e un cestino di panini caldi, piccoli, soffici e ghiotti, una bontà! Io e Mauro ci alziamo e andiamo ad osservare il buffet che come dicevo è molto ricco. Vi è l’angolo dei caldi, con frittelle di baccalà, polpettine piccanti di non so cosa, verdure pastellate fritte, spiedini di gamberi e verdura, e qualcos’altro che non ricordo; e c’è la parte più grande riservata agli antipasti freddi, con portate di pesci diversi, ben presentati, dall’insalata di mare al polpo con patate, dai gamberetti in salsa rosa al trancio di salmone condito in vari modi, dalle ostriche al tonno, dai carpacci di pesce crudo alle alici marinate, dai gamberi con funghi a un pesce bianco non identificato presentato con tante fragole dolcissime e aceto balsamico. Mi è piaciuto un po’ tutto, tranne le ostriche, ma è un mio limite, e poco altro; in particolare ho gradito l’insalata di polpo, gli spiedini di gamberi, il salmone e… le fragole, buonissime, ne avrei mangiate a volontà!
Assaggio un po’ di tutto ma non mi concedo bis in quanto sono già strapiena, per cui rinuncio a primo o secondo. Peccato, avrei assaggiato volentieri gli altri piatti ma vedendo le porzioni abbondanti sugli altri tavoli ho desistito. C’è da dire che pochi clienti hanno proseguito la cena, lo stesso Mauro altrimenti detto boccuccia santa rinuncia.

La cameriera ci chiede se gradiamo i dolci, fatti da loro, o il sorbetto. Per quanto sazi, non rinunciamo a concludere in bellezza, anche perché sappiamo che qui i dolci sono davvero freschi e buoni. Prendiamo un tiramisù, delizioso, e un mascarpone, davvero superbo grazie anche alla miriade di scaglie di cioccolato fondente di cui è pieno!
Non prendiamo altro e paghiamo un conto di 56 €: 25 il buffet a persona e 3 ogni dolce. Non so se a ordinare più acqua e anche il vino o il caffè si paghi lo stesso, e non so quanto si paga proseguendo la cena. Questa mancanza di chiarezza non mi è molto piaciuta. Il resto invece è tutto positivo: tanta quantità, qualità mediamente buona, personale gentile.
Mi fermo ai tre cappelli per il prezzo, un po’ alto a mio avviso per un buffet (a meno che uno riesca a fare più giri), e perché non ho provato il resto della cucina di pesce, magari la prossima volta…:)

Consigliato!