Prima di dar disdetta al precedente hotel, avevamo cercato un’alternativa su Internet, stavolta orientandoci su Dolomiti Superski, che in tante altre occasioni ci aveva dato una mano.
Troviamo così una disponibilità last minute in questo bellissimo posto che già avevamo frequentato una quindicina di anni or sono, con i bambini ancora piccoli, o quasi.
Situato alla fine del villaggio di Vals (Valles), alla partenza degli impianti per lo Jochtal e, dalla parte opposta anche verso Maranza, l’hotel in questi anni è raddoppiato di dimensione ed è anche diventato un quattro stelle, ma con prezzi onestissimi (71 euro a testa per la mezza pensione), a fronte di prestazioni veramente eccellenti.
Sempre senza contare la localizzazione, il silenzio, l’armonia con la natura, ricercati in ogni azione, in ogni prestazione, in ogni offerta presentata.
La struttura è disposta in modo tale che tutte le camere, con relativi balconi, siano rivolte verso la valle e i monti dello Jochtal, godendo quindi tutte del medesimo bel panorama. In pratica è il corridoio che dà sul retro, con le sue vetrate che lasciano intravedere vacche frisone al pascolo che sembrano immobili. Anche il parcheggio delle macchine è stato opportunamente realizzato sul retro in modo da lasciare l’ingresso dell’hotel libero e bello.
All’arrivo, ti saluta il raglio prolungato di un asinello, il quale, lo abbiamo saputo dopo, si arrabbia se uno gli passa davanti senza dargli un po’ di erba.
La camera è molto bella, luminosa, con arredi presumibilmente rinnovati quando è stato fatto l’ampliamento della parte nuova, o comunque tenuti benissimo.
Il letto è spazioso, opportunamente lungo, con materassi duri il giusto, reti a doghe in legno separate: non si sobbalza e il letto non scricchiola. Si dorme benissimo.
La TV al plasma offre tutti i canali possibili in lingua tedesca ed italiana.
L’insonorizzazione è perfetta, sembra di esser da soli, ma l’hotel è al completo.
Splendido il reparto wellness: avevamo (forse per una coincidenza di orari) una piscina tutta per noi da soli, con acqua a temperatura di 32-33 gradi credo, perché sono riuscito ad entrare al primo colpo senza soffrire. Nuoto contrario, doccione anticervicale e vasca idromassaggio collegati direttamente alla piscina.
Sauna finlandese, biosauna e bagno turco, con tutte le indicazioni del caso. Docce con shampoo all’arancia biologica.
Saletta relax a parte, con lettini, succo di sambuco e frutta a disposizione. Palestra con parecchi strumenti di tortura.
Volendo, a pagamento extra, massaggi, trattamenti, bagni di fieno e altri profumi, vendita di prodotti estetici biologici.
A metà pomeriggio, dalle 15 alle 17, ci sono a disposizione torte a volontà, al grano saraceno con marmellata di ribes, strudel, foresta nera, crostata ai mirtilli…
La colazione della mattina è quanto di meglio uno possa sperare dalla vita. La scelta è davvero ampia, tutti i tipi di cereali, macedonia di frutta fresca, due grandi ciotole di yogurt naturale e ai frutti di bosco, prugne sciroppate, susine cotte, tagliere di formaggi e di diversi salumi tirolesi, un grande vassoio con brioches, una torta fatta in casa, le uova vengono invece cucinate al momento secondo i gusti del cliente. Un grande cesto di vimini presenta la classica selezione di pani tirolesi vicino a un vassoio di frutta fresca. Si possono scegliere succhi di vario tipo e così pure diversi tipi di the alla frutta, alle erbe, nero o verde. Se si vuole: selezione di bevande calde preparate al momento, latte, cioccolate, caffè di vario tipo, con un menu presentato al tavolo. Qualcosa dimentico senz’altro, tanta quantità e alta qualità, sinonimo non sempre coincidente in giro per il mondo.
Capitolo a parte meritano le cene, anche in questo caso in fascia d’eccellenza.
Menu della prima sera: buffet a volontà di insalate e di verdure di quasi tutti i tipi per la stagione (tutta roba fresca e ben curata, con yogurt vari e salse di condimento), tagliere di formaggi locali (ottimi), terrina di verdura grigliata (zucchine, melanzane, peperoni senza buccia, cotti molto bene, senza strisce nere di bruciato), bouillon con frittatine alle erbe (era un brodino altoatesino, che a me veramente piace poco, con strisciette di frittata ed erba cipollina), penne alla mediterranea per me (alle verdure, molto buone), crespelle ai champignons gratinati per la Marta (ottime a suo dire), guancia di vitello brasata con polenta al rosmarino epr me (eccellente, tenerissima, la tagliavo col pane), voulauvent con uovo affogato e verdura julienne (anche questo piatto superlativo) per la Marta e due semifreddi allo yogurt con salsa di fragole fatta da loro, proprio squisiti.
Il tutto presentato in modo molto ricercato e fantasioso. Le quantità singole sono piuttosto limitate, ma nell’insieme, alla fine, eravamo ben sazi e completamente soddisfatti.
Da bere abbiamo preso una bottiglia di minerale gasata Meraner e una bottiglia di Pinot Nero di Tramin, della cantina Joseph Hofstaetter, da 13 gradi, del 2010, profumatissimo di ciliegie e frutti di bosco, un vino straordinario. Il bere ci è durato per due cene e ci è costato 25 euro extra in tutto.
La seconda sera ancora meglio: una mise en bouche consistente in un gamberetto avvolto da pasta filo e fritto, appoggiato su una salsa agrodolce particolare e deliziosa, petto d’oca affumicato con insalatina e dressing di senape, crema di topinambur con panna al tartufo (ci abbiamo rinunciato, non mi piacciono i tartufi e le topinambur fanno strani effetti…), risotto al limone con filetto di triglia, delicatissimo, fatto molto bene (il cuoco è capace di fare il risotto), sorbetto al mango (buono, anche se forse un po’ troppo dolce), steak di manzo con purè di patate, fagiolini verdi e jus di vino rosso, mousse al cioccolato bianco, con strisciate di cioccolato fuso nero e una ciliegia annegata in uno sciroppo denso di ciliegia… favolosa.
Gentilissima e sempre disponibile la proprietaria. Puntuale il servizio in sala. Un posto superlativo ad un prezzo abbordabile.
Imperdibile!!!
[mauribe]
16/07/2012