Partiamo con ordine: questo locale nacque molti anni fa, relativamente piccolo, pochi coperti, piatti al limite del macrobiotico o quantomeno del salutare (nel senso di salute, non di “ciao come stai”) .
Questo tipo di cena nacque molti anni fa, fra colleghi/amici, per ritrovarsi una volta al mese fuori dall’ambiente di lavoro .
Le cose sono cambiate, tanto: parliamo di un agriturismo, il locale è ora grandissimo, un paio di stanzoni e si mangiano primi, gnocco, tigelle , grigliate ; le cene non sono più fra colleghi/amici, ormai sono cene fra ex dipendenti/qualche collega/sicuramente fra amici, e questa è la cosa più importante !!!!!
Fatta questa premessa veniamo alla recensione vera e propria.
Ci troviamo nel bel mezzo della bassa reggiana, ai bordi della strada che da Rio Saliceto porta a Fabbrico passando per laghetti, bonifiche, e tanta, tanta campagna: il posto adatto per un agriturismo.
Ampio parcheggio ghiaiato, in caso di pioggia c’è il rischio di bagnarsi le scarpe, rustico ristrutturato alla perfezione, ambienti grandi, c’è anche il camino e ci sono quelle stufe a pellets che emanano un calore non indifferente, tavoli in legno, tovagliato in stoffa rustica a quadretti, doppio bicchiere “del tipo osteria”, unico neo………..i tovaglioli sono di carta e nemmeno di quella spessa .
Noi siamo in undici, 3 colleghi, 3 pensionati , 3 ex dipendenti e 2 “amici degli amici” .
Da bere, per non sbagliare, acqua frizzante e naturale (è di quella “microfiltrata”…………chiamiamola per nome “del rubinetto” o, come si usa dire di recente “del sindaco”) e diverse bottiglie di “vignarossa” della cantina di Villa Prato, discreto lambrusco scuro che può vagamente ricordare alcuni lambruschi mantovani, di quelli che ancora “macchiano la tovaglia” .
Saltiamo gli antipasti e partiamo con un tris di primi:
tortelli di zucca, sono del tipo reggiano, non troppo dolci, pasta spessa, rugosa, conditi con burro e salvia, veramente molto buoni ; qualcuno a “bissato ;
caramelle allo speck, anche qui pasta spessa, colore verde, sapore delicato, conditi con un velo di panna , continuiamo ad essere ad ottimi livelli ;
pappardelle al ragù di anatra, anche qui pasta spessa, doga larga, cottura perfetta (e non è facile mantenere al dente pappardelle per undici persone) ma è il ragù che è eccezionale, ce ne faremo portare un’aggiunta e poi un’altra aggiunta , veramente da dieci minuti di applausi.
……………ma non finisce qui
Continuiamo con gnocco, tigelle ed alcune grigliatine.
gnocco fritto, pezzi piccoli, morbido ma molto, troppo, unto , molto meglio le tigelle, del tipo mollicoso, servite caldissime .
Abbondanti il piatto di salumi: prosciutto stagionato veramente ottimo, discreto il salame, buona coppa estiva, la cicciolata e la pancetta (forse un po’ fresca) .
Attingo anche dalla grigliata mista una bistecchina di manzo ed un pezzetto di salsiccia, tutto molto gustoso: credo che non ci sia nemmeno bisogno di specificarlo ma…………..non è rimasto nulla .
Di contorno patate al forno e qualche verdura grigliata che in tutta sincerità non ho nemmeno assaggiato .
Riguardo il dolce ci viene proposto un assaggio generale, preferisco andare sullo specifico ed ordino una zuppa inglese stratosferica, sia come gusto che come quantità: la vecchia zuppa inglese, quella con i savoiardi e l’alchermes e le creme di diverso colore ; vedo comunque passare salame di cioccolato bianco, mascarpone, torte secche e, permettetemi, ma non ricordo altro !
Caffè (della moka servito in tazze da espresso…………per me un reato) ed ancora nocino, grappa, limoncino che io non bevo ma che sono stati graditi .
Personale molto gentile ed alla mano, piatti di buona qualità e quantità senza limiti, per arrivare al prezzo finale che mi ha quasi sorpreso, venticinque euro cadauno
Se vogliamo trovare qualche “pecca”: locale piuttosto rumoroso, tovagliolo di carta, caffè della moka servito in tazzine da espresso……….direi quisquiglie.
Senza esitazioni il giudizio: consigliatissimo !!!!!!!
Consigliatissimo!!
[joy]
28/02/2014