Giornata uggiosa e frigo semi vuoto ci spingono ad andare a pranzo fuori benché’ sia San Valentino. Per evitare menu a tema e sdolcinatezze assortite, scegliamo un locale di solide tradizioni e prenotiamo a La Rana.

Al nostro arrivo il locale è già pieno, comprese due numerose tavolate. Il luogo e’ noto e non mi soffermo sulla descrizione, ma nell’attesa che il nostro tavolo si liberi, non riesco a fare a meno di ammirare ancora una volta l’arredamento anni 70 che resiste al tempo che passa. Invincibile!!

Veniamo, quindi, fatti accomodare nella saletta dell’affettatrice Berkel e dopo 10 minuti arriva l’oste e ordiniamo: tortelloni burro e salvia, tortellini alla panna, guanciale arrosto con patate, bietole saltate in padella, per i dolci vedremo poi, mentre da bere chiediamo ½  litro di lambrusco della casa, acqua gassata e naturale.

Inganniamo l’attesa facendo due chiacchiere, ma sfortunatamente il buon umore si affievolisce quando la fame comincia a farsi sentire e solo dopo aver aspettato 1 ora arrivano i primi. Ma dobbiamo ancora aspettare prima che ci portino posate e tovaglioli.

A mio avviso il burro del condimento dei tortelloni è poco e allungato con la panna (che non gradisco) manca la salvia, ma alle 14.15 la fame ha la meglio e li divoro. I tortellini con la panna, mi dicono siano buoni e ordiniamo un altro ½ litro di lambrusco.  Il secondo segue a breve distanza, le bietole sono buone con aglio molto presente, assaggio il guanciale arrosto che risulta tenero e saporito, buone e abbondanti le patate arrosto.

Chiudiamo con due mascarponi con gocce di cioccolato, che qui fanno con il pan di spagna, per me una novitá, e due caffè.

Usciamo alle 15 il conto sarà di 44 euro.

Forse una domenica troppo affollata, forse solo due persone in sala non bastano, forse qualche intoppo in cucina, ma l’attesa di 1 ora è stata eccessiva, anche se in verità l’oste non sembrava particolarmente preoccupato della nostra attesa.

Cucina apprezzabile, ma aspetto un po’ a tornarci.

Consigliato!