CRA-CRA CRA-CRA
Andare da Rana mi mette sempre di buonumore
E' venerdì, quasi l'una "dà p mezdè" e la mia macchina si è appena trasformata nella Delorean di Ritorno al futuro.
Arrivo nel parcheggio della trattoria e sono catapultato alla fine degli anni ottanta quando festeggiai il mio diciottesimo (o giù di lì) compleanno in questo "pustaz" con una cinquantina di amici a cantare, brindare e banchettare con la nostra gioventù! Wow che bei ricordi.
Da Rana è sempre uguale, spiazzo di ghiaia pieno di camion davanti alla locanda, arredamento minimal anni sessanta (detto così fà più figo) e la solita atmosfera casareccia che si respira da sempre.
Sono con un mio cliente che apprezza questo tipo di locali e ci fanno accomodare in un tavolo da sei appoggiato ad un muro, sicuro che poi ci avrebbero affiancato qualcuno, modello Ermes.
La ragazza giovane e carina ci elenca il menu e mi dispiace fermarla alla prima opzione... due tagliatelle al ragĂą.
Per secondo chiedo se hanno le frittelle di baccalà e la risposta è sempre la stessa: "Certo che le abbiamo, con la colla o senza??"
A questo punto parte l'incitamento della folla modello "Il Gladiatore" - Co-lla, co-lla, co-lla.....
Preso dalla mia euforia anche il buon Vittorio sceglie le frittelle, oggi devo essere contagioso.
In un attimo arriva il sorbara che avavamo precedentemente ordinato (non ricordo la cantina) bello fresco e non freddo!
Io e il mio compare di giornata non facciamo quasi in tempo ad addentrarci in uno dei nostri argomenti preferiti (donne, futbal o turtlèin) che arrivano fumanti le tagliatelle.
Bè, che dire, se non sono le migliori che esistano sul pianeta terra ci vanno assai vicino!
Robuste, al dente, ruvide e gialle, GNAM! Finite...
Alzo gli occhi con l'espressione di un vampiro assetato di ragù (il famoso dRAGU'la):) e credo che il mio dirimpettaio se ne accorga visto che arretra il proprio piatto portandoselo in grembo , non lo assalgo solo perchè è un'ottimo cliente.
Per rinfrittellizzarmi mi scolo un bel bicchiere di sorbara e lentamente torno in me.
L'attesa tra il primo e il secondo è un poco lunga, il che stà a significare che le frittelle non sono riscaldate ma fatte sul momento.
Ma eccole arrivare..... maestose come le Cliffs of Moher, alte tre dita e gonfie come un palloncino di “titti” al Luna Park.
A scanso di equivoci voglio dire che la frittella di baccalĂ con la colla è decisamente “pesante” e se non siete in possesso di uno stomaco abituato a essere maltrattato, la digerite al primo cambio di luna disponibile.
Non vi dico nemmeno come erano queste fantomatiche frittelle, vi basti sapere che il buon vitto (che è della bassa) ne ha tenuta una da portare a sua madre perchè così la faceva contenta:):).
Buonissime! (caspita, ve l'ho detto!)
Niente dolce, due caffè e due sambuche chiudono in freschezza un pasto decisamente importante e rinfrancante.
Pago il conto da trentacinque euro totali e riporto il satollo cliente al mio magazzino dove mi ricopre di ringraziamenti per averlo fatto stare così bene.
Goal!
Adìo Zèmian.
Consigliatissimo!!
[g.falconline]
21/11/2008