E finalmente posso dire: "ci sono stata anch'io!!!!"
L'occasione ce l'ha data la simpaticissima Tigellina, con la quale ho scambiato solo mail per alcuni mesi e il desiderio reciproco di conoscerci in qualche buon locale parmigiano, ma finora gli impegni lavorativi non le hanno permesso di allontanarsi da Modena per una cena o un pranzo .
Qualche giorno fa mi chiede se andiamo alla Pomposa, essendo già in ferie posso rifiutare? Giammai.......
Ci accordiamo per martedì sera 20,30 davanti alla trattoria.
Partiamo da casa con giubbini e sciarpette varie temendo di essere inseguiti dal temporale che a Parma ha abbassato la temperatura di una decina di gradi....mano a mano che ci avviciniamo a Modena a dispetto dei nostri timori ci rendiamo conto che stiamo tornando ai valori normali, meglio così.
Puntuali arriviamo alla Pomposa e non posso che confermare la bella impressione che si legge nelle precedenti recensioni, il gazebo che dà sulla bella piazza riparato dai tendoni è molto accogliente, Tigellina aveva prenotato un tavolo all'aperto e per fortuna si sta molto bene.
Sulla lavagna all'esterno del locale sono riportati i piatti del giorno...che peccato, non ci sono le famose cozze e nemmeno gli spaghetti allo scoglio che altri hanno apprezzato nelle precedenti recensioni!!
Dopo una rapida lettura del menù
una gentile ragazza viene a raccogliere le ordinazioni, per il vino passerà il Capo.
Decidiamo quindi per il tagliere con salumi e formaggi per due (ce lo divideremo in tre) e una porzione di frittelle di baccalà. Tigellina salta il primo e sceglie lo stinco di maialino da latte con fagiolini, io prendo il galletto al lambrusco (una novità per me) con cicoria e il martirio un piatto di tagliatelle nonricordocomeavendodimenticatoacasailmoleskine (chiedo scusa a Frit, ma per una volta può capitare)
La serata si preannuncia festosa e interessante, la compagnia della Luciluci, come la chiamo io, è molto gradevole, abbiamo un sacco di cose da raccontarci e vorrei non finisse mai.....
Frit ci consiglia da bere un lambrusco grasparossa Bertoldo.
Arriva il tagliere con il famoso Re Nero, è la prima volta che lo sento, ed è veramente notevole, un gusto pieno, diverso dai soliti Parmigiani a cui siamo abituati. Ottimi anche lo stracchino e la caciotta del >Monte Cimone, un altro formaggio che non conoscevo... i salumi non sono stati inferiori : prosciutto, salame e cicciolata squisiti, il tutto accompagnato da tigelle calde servite in un simpatico sacchetto di carta per mantenere il calore.
Non me ne vogliano i modenesi doc ma le tigelle non mi fanno impazzire, è la prima volta che le mangio.....forse ho bisogno di tempo.......
La ragazza che ci serve è molto premurosa e su nostra richiesta ci porta una seconda porzione di frittelle di baccalà.....buonissime.
Non sono abituata al lambrusco, ma il Bertoldo a mio parere è di quelli buoni, si beve che è un piacere.
Il galletto è squisito, ha una salsetta deliziosa e saporita che rende morbida la carne che normalmente risulta piuttosto asciutta. La cicoria è da 10 e lode, amarognola e piccantina, leggermente bruciacchiata, favolosa!!!!! Un ottimo abbinamento con il galletto.
Assaggio anche un pezzetto dello stinco di Luciluci e questo secondo me è superlativo: all'interno la carne è tenerissima e succosa, all'esterno una crosticina croccante da mordicchiare piano piano ( rigorosamente con le mani) mammamia che bontà!!!! Avevo mangiato una cosa del genere alla locanda del Feudo e me lo ricordo ancora. Anche i fagiolini sono ottimi, hanno un saporino “antico”.
Non ho fatto in tempo a sentire le tagliatelle del martirio, ma dalla velocità di scomparsa dal piatto deduco essere state ottime.
Trovo molto interessante l'idea di proporre i secondi già forniti di contorno.
Finiamo i nostri piatti chiacchierando piacevolmente e passiamo ai dolci: panna cotta con salsa di fragole per Luciluci, zuppa inglese per il maritone e cantuccini con Vin Santo per me. Questi ultimi si riveleranno cantuccioni in realtà, buoni, li ho pocciati nel bicchierino di vino dolce come si fa in Toscana, per concludere in bellezza la cena .
Non so come fosse la panna cotta e nemmeno la zuppa inglese.
Il conto è stato di 25 euro a testa
Direi in complesso una buona cucina, se teniamo conto che sono partiti da pochissimo, un buon servizio, buon rapporto prezzo/qualità, il tutto in un ambiente nuovo, pulito e ordinato.
Da non sottovalutare anche l'entusiasmo e la passione che anima prima di tutto il proprietario Marcello e dal personale che si è rivelato sempre cortese e sorridente.
Frittella a tsì propria brév.....
4 cappelli meritatissimi, per il 5° aspetto di ritornare una seconda volta.....
Consigliatissimo!!
[carolingio]
16/08/2010
Prima o poi ci arriverò anch'io... almeno per conoscere l'OSTE (e so moièr) e per assaggiare il Nero, che pure mi attira molto!