Sabato, due ore di aria prima di rituffarci nello stress dell'Ospedale.
Cerchiamo un posto dove fare un pranzo tranquillo, rilassato, in una Modena ancora deserta, con locali ancora chiusi. Girovaghiamo in macchina per la città, è quasi mezzogiorno, la radio laconicamente emette una voce antica, parole che conosco a memoria, parole di modenesi, di modenesi non più giovani, parole che si addicono perfettamente alla situazione, parole che mi becco cantare a squarciagola mentre mia moglie mi guarda attonita e al contempo divertita, per fortuna con il climatizzatore a balla e i finestrini chiusi le mie fantastiche stonature restano dentro all'abitacolo....
"E' tutta mia la città...
Tutta mia la città
un deserto che conosco
tutta mia la città
questa notte un uomo piangerà"
Dopo aver fatto il giro del perdono, mia moglie mi dice di andare a vedere se il Pepperoncino è aperto, ricorda ancora quel caffè...
E' aperto e quasi vuoto. Ci accolgono come al solito, con gran inchini. La gentilezza qui è proverbiale. Chiedo una stanza con il climatizzatore, l'umidità di questi giorni mi toglie l'aria, sento che fatico a respirare, sono ipossico ogni volta che metto piede fuori dell'uscio, se sto in ambienti non raffreddati mi parte la fibrillazione, che è sempre dietro l'angolo, ed io, chiamatemi pusillanime, non me la sento di rischiare di finire su un letto operatorio con soggetti tutti bardati da Dottor K che mi piazzano delle piastre sul petto e mi fanno fare dei salti......
Per fortuna la sala Totò è climatizzata, entriamo ed è vuota, la signora gentilissima chiude la finestra e accende lo split... "E' veloce, si raffredderà subito, scusate ma da fastidio quasi a tutti...."
D A' F A S T I D I O Q U A S I A T U T T I ?????
Sono allibito nel constatare che i modenesi sono improvvisamente impazziti. Questo caldo uccide, va beh volersi suicidare, ma un suicidio di massa mi sembra troppo esagerato, lascio così i pochi avventori nella serra all'entrata a sudate nel soffoco desertico.
Ordiniamo una margherita e una pepsi per la mia signora, e, intanto, moscardini in umido per me. Adoro i moscardini, mi arrivano belli teneri e sugosi in un enorme piatto circondati da fette di pane leggermente abbrustolito per "scarpettare a più no posso", Pregevoli. La pizza come sempre ottima, alta, consistente, si mangia bene e ora finalmente capisco la sua dimensione ridotta rispetto alla altre pizzerie, se fosse grande la maggior parte delle persone non la finirebbe, buonissima, ma leggermente "pesante", al mio gusto la seconda di Modena. Nonostante mi sia sparato un cicinino della pizza di mia moglie, ho ancora un discreto buchetto, sono indeciso su un primo, per stare leggero, la signora mi consiglia paccheri al ragù di branzino, fuori menù. Accetto e faccio bene.
Presentazione accattivante, paccheri al pomodoro, quello buono, con pezzetti di branzino dappertutto, e come guarnizione, un filetto di branzino! Superlativi, non aggiungo altro.
Io bevo una piccola di Greco di Tufo dei Feudi di San Gregorio 2008, bella gelata. Ci spariamo anche una gassata e ................................. sua Maestà il Caffè Espresso Napoletano!!!
Mia moglie è innamorata di questo caffè, voleva chiedere all'uscita se fanno anche servizio bar. E poi in un orecchio mi ha confessato che se la ditta del caffè facesse la macchinetta da noleggiare o comprare per casa con quella miscela, abbandonerebbe quella che abbiamo per passare alla concorrenza, senza remore. Gerlan è avvisato, adesso deve dirmi che miscela o marca usano.
E così felici usciamo da questa oasi e ci rituffiamo nella valle di sudore modenese per andarci a rinfrescare all'Ospedale, ma con in bocca il sapore di questo caffè sublime.
Spesa finale 46 euro, 5 cappelli.
Complimenti anche alla scelta delle vettovaglie, non conosco le marche, ma mi piacciono molto, "lo stare in mano", le forme e i colori.
Imperdibile!!!
[GROG]
27/08/2010
Dalle stelle alle stalle? Beh, per fortuna le stalle sono pulite!!!!